domenica 9 marzo 2014

Perché, io valgo?


Sono passati due anni, ma potrebbero essere venti. 

La vita è cambiata in tante cose, per lo più belle - ma questo piccolo spazio a intervalli regolari continuava a chiamare.

E così eccomi qui, di nuovo con voi, cari i miei due lettori, perché ieri mi è successo qualcosa che meritava di essere condiviso. Ferma in attesa dell'autobus, non ho potuto fare a meno di ascoltare la conversazione di un gruppetto di persone di fianco a me. Un donna sui quarant'anni raccontava del triste fallimento del suo matrimonio: dai brani che ho captato, veniva fuori un marito patologicamente geloso, possessivo, iracondo. Cellulari spaccati in accessi d'ira, scenate assurde per un caffè con le amiche. Poveretta lei, pensavo fra me e me, e per fortuna che l'ha lasciato. Ma a un certo punto il racconto è cambiato, o meglio, è tornato indietro nel tempo. E si è cominciato a parlare di un fidanzato patologicamente geloso, possessivo, iracondo eccetera.

Sono rimasta di sale. Forse complice la mimosa tutt'intorno, ma non riuscivo a crederci. Possibile che nel Duemila ormai suonato, a odiare le donne siano forse prima di tutto le donne stesse? Un violento è un violento, e non ha alcuna attenuante; ma è possibile che ancora ci sia chi si imbarca in queste storie, pur sapendo benissimo dove porteranno?
Le persone non cambiano. Lasciatemelo ripetere, molto chiaro e molto forte. Le persone non cambiano. Ancora non è chiaro? Le persone - non - cambiano. Almeno non nelle tendenze di fondo, e soprattutto non se non sono convinte di farlo. Quante volte in una giornata litighiamo con i nostri vizi, eppure non possiamo farci nulla? Al momento sto scrivendo in vestaglia, quando fra mezz'ora devo essere da un'altra parte, e aver pure stampato del materiale nel frattempo. Sono ritardataria e procastinatrice, e non cambio. Sono disordinata, e non cambio, nonostante tentativi e buoni propositi. 
Invece, a volte ho l'impressione che ci si sposi convinti che l'anello al dito, magico come quello di Frodo, cambierà improvvisamente l'altra persona. E ci si dimentica che perfino l'anello di Frodo aveva i suoi begli effetti collaterali, figuriamoci uno che magico non è. Perché ci si casca, e perché ci cascano soprattutto le donne? Perché si ignorano i segnali gravi e meno gravi? Dubito che un marito picchiatore e aguzzino sia stato per anni un fidanzato esemplare; ma dubito anche, più banalmente, che un marito totalmente pantofolaio si sia mai offerto di lavare un piatto durante il fidanzamento. Eppure molte di noi li scelgono. Per ingenuità? Per incosciente fiducia nei poteri dell'anello magico? 
Oppure - e sarebbe più grave, ma forse più vero - per il bisogno pressante di essere sposate, di organizzare la bella festa, di essere "la moglie di", o almeno "la fidanzata di", la compagna di"? Ancora oggi ci viene proposto un modello di donna che, se non è più l'angelo del focolare, è comunque sempre accoppiata. La donna per eccellenza ha certo un lavoro e delle amiche, non per forza ha dei figli, ma ha un uomo. Ci lasciamo convincere, subdolamente, che quando saremo in due tutto andrà meglio,e  finalmente saremo "giuste". E pur di esserlo, se a una certa età Mr. Big non è ancora arrivato, ci buttiamo sul primo che ci cerca. 
Intendiamoci: essere in due è bellissimo. Stupendo. Se però l'altro è la persona giusta per noi. Non la persona perfetta, che non esiste e mi spaventerebbe anche un po'; ma quella i cui difetti vanno bene con i miei. E, sicuramente, non una persona che mi umilia, che mi minaccia, che mi tarpa le ali. Altrimenti, molto meglio da soli.

Appassite le mimose (a proposito, ma quanto poco durano?), è questo l'augurio che vorrei fare a tutte le donne. Renderci conto che non siamo la metà di niente, ma un meraviglioso intero. Trovare un modello di donna sola e realizzata, di donna che basti a se stessa. E solo allora potrà arrivare la persona giusta, quella abbastanza meravigliosa da aver di fianco un'altra persona intera, con tutte le sue complessità, e non un pallido manichino. 

Tutti a caccia dell'altra metà della mela - ma attenti ai vermi! ;-)

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